Scritto da © Piero Lo Iacono - Mar, 04/10/2011 - 16:31
Come farò a riconoscerti
quando arriverai?
So discernere i passi che bussano
(ma non le lacrime dalla pioggia).
Ho imparato
a farmi vedere anche dai ciechi.
Andare là
nella casa vuota e senza arredi
dove nessuno ci aspetta.
Per questo rallento il passo:
per non arrivare presto.
Poiché nessuno verrà con l’aurora,
nessuno sull’auriga,
nella prima luce
che le nere radici ridesta.
Ci riconosceranno dallo sprezzo per l’ipocrita
e per il rancido.
Dalla buccia di arancio sulle macere guance.
In cerca di qualcuno desto a dirci:
“Siedimi qua accanto al fuoco!
Siediti un poco!
E svuota la bisaccia del tuo ritorno!”
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