Scritto da © ciommo82 - Lun, 05/12/2011 - 20:58
Il tuo passato da drogato
non l’hai mai
dimenticato,
L’hai sciorinato
ai quattro venti
come se fosse il più importante
dei titoli di studio.
Adesso tremi
e piangi in ginocchio
chiedendo un bicchiere di vino.
Sei costretto a pestare l’uva
a piedi nudi,
quando solo poco tempo fa
potevi comprarti un paio di scarpe nuove
al giorno.
Il mare calmo è solo un’illusione
e la terra di fronte a te
è diventata un fuoco perpetuo.
Hai bruciato tutto
come la sventura,
hai allagato il mondo a chiacchiere
ma non hai mai ascoltato
un buon consiglio.
Le piante sono fiorite
nel freddo inverno
ma tu non le vedrai mai
piegarsi sotto le carezze del vento.
Sei voluto ritornare
da dove eri venuto,
hai strappato via un altro foglio bianco
sul quale avevi appena scarabocchiato qualcosa.
Ti piaceva essere pregato,
ma con te le preghiere sono sprecate,
le parole e il tempo
perfino un gesto amichevole,
tutto è andato perduto,
sciupato.
Sognando il lusso,
le carezze della vita comoda,
non accorgendoti che
tutto ciò è normale,
niente di nuovo per nessuno,
sei tornato nel fango a farti calpestare.
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