i costi della politica

Maurizio Lupi, portavoce del Pdl, intervenuto or ora al Tg1 circa le recenti critiche agli emolumenti dei parlamentari italiani, che si considerano, dati alla mano, come tra i più esosi nell'Europa intera, risponde testualmente al cronista indagatore: "non è vero che i politici italiani guadagnano di più di quelli europei, ma anche solo un (eventuale) euro elargito di differenza, se la politica è avvertita come inutile mantenimento di privilegi e non come strumento a servizio del popolo, si avvertirebbe come stonato".

 

Appunto.

 

Delle due l'una: o riconosciamo che la politica è divenuta quel che Lupi paventa ( e che la maggiorparte degli italiani è costretta a ritenere) e allora si abbassano gli stipendi, ché non si tratta, tra l'altro, di un mero euro in più rispetto a spagnoli, francesi o tedeschi, (seguo il suo di lui ragionamento), o ci si adopera perché la politica torni a essere quel che è previsto dal suo innato statuto, e sugli stipendi, a quel punto, si tornerà a parlare, magari in termini diversi.