Scritto da © Andrea Occhi - Mar, 10/01/2012 - 10:45
Io sono la velocità. Tu sei il tempo. Viaggio istante per istante sui respiri della tua dimensione, immaginando di udire il tuo piacere, di percepire il tuo calore. Tu, grandezza relativa, vivi, approssimativamente, il miraggio delle mie rapide carezze che ti percorrono, come sangue. Ci muoviamo l’uno in funzione dell’altra. Solo fantasie. L’assenza di primitivo spazio rende impossibile ogni nostra posizione e sensazione quadridimensionale. La silente illusione continua.
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