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Melinda

                                                  Melinda

 

 

Melinda fa la commessa in un supermercato. Vive a Seefeld, nel Tirolo austriaco, col padre, cuoco in un ristorante ben avviato, ospiti dell’albergo collegato. Lavora di mattina fino alle dodici, o nel turno pomeridiano fino alle diciotto.

Ogni anno, d’estate, viene in vacanza la famiglia di Piero, che conosce il tedesco, oltre all’inglese, dalle scuole secondarie. E’ quasi sempre lui che accompagna la madre a fare spesa nel supermercato ove lavora Melinda, che a sua volta conosce un po’ d’italiano e quindi parla volentieri con Piero, quando arriva con la madre nel reparto al primo piano, ove si vendono articoli vari, diversi dagli alimentari.

Quando ormai la confidenza è consolidata, Piero va da solo e, quando Melinda non serve altra gente, lui si accosta, la saluta con entusiasmo e lei comincia ad arrossire un po’. Presto la giovane capisce che Piero è innamorato di lei e cerca tutte le scuse per avvicinarsi e parlarle. Ciò non le dispiace e quindi non la infastidisce. In verità Piero piace anche a lei sia fisicamente sia per il comportamento educato e signorile.

Quando Piero è certo di godere della simpatia spontanea di Melinda e che il suo cuore è libero e non appartiene ad altro giovane – cosa che ha temuto fin dall’inizio – le chiede di fargli compagnia un pomeriggio che lei è libera, per fare due passi insieme e assistere al concerto bandistico che non raramente si tiene in quella località turistica nell’incantevole auditorium all’aperto, alle spalle del Casinò. Di primo acchito Melinda mostra titubanza, anche perché il padre, come molti austriaci, è un po’ prevenuto e diffidente verso gli italiani. Subito dopo, scorgendo segni di amarezza sul volto del giovane che ormai lei non vuole perdere, accetta l’invito, anche a costo di dover affrontare in seguito la disapprovazione soprattutto del padre.

Trascorre così l’albore del loro amore, che si consolida sempre più durante le belle giornate estive di luglio e parte di agosto, in cui si vedono quasi tutti i giorni. Partecipano a tutti gli eventi programmati, compresa la festa dei fiori e la festa delle candele. Loro preferiscono, a dir il vero, appartarsi sulle rive del lago o nei boschetti, ove tubano come due tortore, finchè lei non accetta di dargli la prova d’amore con la fusione dei corpi in una stanza presa in fitto da Gertrude, una collega di lavoro , sua amica intima, senza la presenza di occhi indiscreti, in una dèpandance.

Non sono alla prima esperienza personale, ma è come se lo fossero, per la profondità del sentimento che ormai li lega. Tale si dimostra il loro rapporto d’amore soprattutto verso la fine del periodo di vacanza della famiglia di Piero.

I due giovani si sentono impazzire al solo pensiero di separarsi fisicamente per un periodo non certo breve. Piero è stato assunto da poco come perito tecnico da una azienda di medie proporzioni dell’indotto automobilistico, perciò solo di rado può incontrarsi con Melinda.

Finito, però, il periodo di prova, Piero può trascorrere qualche fine-settimana con lei, godendo anche di piacevoli ore di divertimento sulle piste di sci, di diversa difficoltà, di Seefeld. Invero i due giovani preferiscono lo sci di fondo, che consente loro di evitare la folla e di appartarsi opportunamente, per abbracci e lunghi baci mozzafiato.

L’amica offre sempre volentieri la sua complicità, perché i due innamorati possano godere di tutte le intimità nel suo monolocale in fitto.

Quando si rivedono, durante le vacanze natalizie, per più giorni, dato il rientro di Gertrude nella propria famiglia, la passione li travolge a tal punto che dimenticano ogni accorgimento di prudenza. La conseguenza è certa quanto inaspettata : Melinda è rimasta incinta!

Dopo giorni di titubanza, decidono di non sopprimere la creatura da loro concepita, anche senza volerlo, ma sicuramente in un amplesso di sincero e profondo amore. E poi sono entrambi cattolici convinti e si sentono in dovere di rispettare quella vita nascente, che, tra l’altro, è carne della loro carne.

E’ per quest’ultimo motivo, soprattutto, che i genitori di entrambi i giovani si rassegnano in un primo momento, poi sono lieti di attendere, anche con una certa impazienza, il frutto dell’amore solido dei figli, una nipotina da coccolare con gioia e trasporto.

A ragione il grandissimo Goethe così canta in una sua elegia :  “…l’amore ti ha dato a noi e l’amore noi  daremo a te “. Oh, se tutti i bambini potessero ricevere la stessa assicurazione!

 

 

 

 

 

 

 

 

RIMEMBRANZE  DI  UN  SETTUAGENARIO

 

 

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