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Scritto da © Piero Lo Iacono - Sab, 03/11/2012 - 20:35
Accompagna le cose, gli uomini, gli animali, le piante,
la penna con cui scrivo,
le scarpe che indosso,
i capelli corti o lunghi,
la nuvola sul sole,
il monte controluce,
la tua fronte larga.
Segue, insegue tutto inseparabilmente.
Quale allegoria sul mondo?
Bozzetto ideato
da un disegnatore di fumo
che si firma: “Fiat umbra!”
sotto il motto:
“Nulla teniamo neanche l’ombra”.
Inafferrabile Ombra
mentre scrivo ti vedo.
Forma fedele all’originale.
Parassita satellite.
Viva tra i vivi come la morte,
come un’attesa, un agguato,
una cortesia di accompagnamento.
Mi duplica, mi scorpora.
È la morte stessa!
Sua portavoce e ancella.
Fantasma del tutto.
Inconsistente.
Impalpabile moto.
Non si posa ma si muove
col movimento del mosso.
E non lascia impronta.
Ogni cosa sfiora e tocca, striscia e corteggia
con le sue dita d’ossidiana nera e trasparente.
Più d’uno ha provato
a togliersela di dosso
credendo così di purificare la luce
ma nessuno è riuscito mai a raggiungerla
(come Achille con la tartaruga).
Perché nessuno,
per quanti sforzi possa fare,
potrà mai correre più veloce
della propria ombra.
12-7-2007
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