Scritto da © Max - Lun, 25/03/2013 - 09:15
Sono distratto dai rumori,
il cielo,i rami,i passi.
Il rumore dei dentelli dell’anima,
il battito sordo dei cristalli di neve,
muto eppure loquace come te.
Come te che vaghi e semini parole,
ad ascoltare risposte senza senso,
a raccogliere occhi riflessi di luce.
I miei,ignoti, che ti assediano chiusi,
senza smettere di rubarmi i sogni,
di attirare le mie paure solitarie.
Così sono attratto da labbra senza colore,
per finzione o realtà lo vorrei,
per maleficio di falchi,lupi e bestie in corpo.
Il rumore riporta la storia curiosa
della mia commedia,sconvolgente,
e mi lascia scoperto come luna piena.
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