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Limitazioni lessicali come barricate di frantumi
Scavalcarti è desolante se ho le gambe nude
e tu non usi guanti per spostare la stoffa che occlude

Pietre tra le dita e monconi di declino lasciati in un angolo
Conto i secondi di convinzione al tocco
le tue mani sono d'altri e resto spaiata al suolo.

Ti speravo addosso ma ti ebbi oltre

Si vagheggia di primavere e tumulti
torrenti che rovinano da cavità negate
e l'esigenza di percepirti abitante - come dici tu.

Mi sale in spalla un laconico sgomento
mentre osservo il tuo ego pettinare il grano
ed il suo peso mi riduce piaga alle tue mani

una serata di molestia colmata a primule.

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