Scritto da © Max - Sab, 30/03/2013 - 16:38
So che appenderai al buio
ritagli di lettere,
confusamente,
come se mi vedessi
e cercassi un conforto.
A rivoli di pensieri
aggiungo l’inquietudine
che mi restituisce fascino.
_ Sono un bell’animale _
Dici ancora che ti manco
come goduria di cibo avariato,
uno stordimento del corpo
che annaspa in marci umori.
_ Sono un bel frutto di stagione _
So che soffocherai tra le dita
le carte sepolte di un cassetto,
arditamente,
come se ti fossi annullata
e confondessi il mio corpo.
_ Sono un bel corpo scheggiato_
Dico così quando sei attenta,
una trascuratezza dei sensi
che rivendica un muto silenzio.
A rivoli di parole
aggiungo il pallore di una rosa.
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