Scritto da © selly - Ven, 24/01/2014 - 18:54
Con il mento deposto nei palmi a coppa, conta i cigolii dei pensieri corti
Scrolla il tempo dalle dita
convertendolo in spazio sulla condensa
Non scappa dalle idee, lei vive nella brevità dei transiti,
nella folgore di una nube bassa con la terra umida e nuda.
Nei solchi allagati dalle stagioni, passa piano
senza mai allungarsi troppo alle durezze dei bordi
[sarebbe un guaio perdere la profondità del fango]
Espira solo per aggiungere all'aria note brevi;
per far suo il fiato, allarga il petto
nutrito di propositi e coriandoli della controra.
Il pensiero corto è una cura lenta
un vuoto convergente [come il gesto del bacio con le labbra]
una traiettoria indisturbata nel traffico a picco tra i dubbi
Un giorno, forse, quando le soste saranno senza un punto
e l'ampiezza assordante sfamerà il salto,
incontrerà l'uomo pioggia
E forse, solo allora, ne abbraccerà le pozze
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- Blog di selly
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