Scritto da © Max - Ven, 27/03/2015 - 11:52
Sorprendeva come vanità
la speranza di quel risveglio
eccitava l'incolumità dei sensi
scherniva la torre del silenzio
era come maglio e ferro rosso
l'univoca simbiosi dell'attesa
la tua nudità vestita della luce
enfasi sorpresa del connubio.
C'era levità e compostezza
nel tardo muovere della beltà
per nulla corrugata o seria,
un passo della mente ride
accenna ad un acuto insano
ritorce la voce in gola e ride.
Amata e riamata con ardore
la pace scivola sui fianchi
è serica la pelle non si cela
offre l'istante di nuovi versi
un sussurrare delle sillabe
dissacra mente e cuore.
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