Scritto da © Max - Lun, 27/07/2015 - 14:33
La pace si vela sul tuo viso,
sordo il lamento d'una risata.
E' una sera gaia che percuote
le nocche della mano dure,
come battito di maglio
riprende,s'arresta e scuote.
Dal foro che indaga la vita
scorgo un eccelso andirivieni
di mosse acute balenanti,
poi un rantolo di gioia e pena
addiviene nel connubio lesto
di braccia e gambe forti.
Procede l'ombra del silenzio,
sveste del busto la pietà
che s'arrende muta altera.
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