A Lilith Rosa Malinche | Poesia | Ezio Falcomer | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

A Lilith Rosa Malinche

Ho la lingua e il culo del caprone, quello che si bacia nei sabba.
Sono la poltiglia dei secoli che ha metabolizzato bestemmie, sputi e cadaveri.
E tu dici di amare il mio magma,
la torbida mano che sale le tue cosce,
sconveniente e maleducata.
Sei il mio caos, sono il tuo caos.
Con me ti senti finalmente la collegiale che si bagna felicemente,
molestata dal torbido e lurido satiro,
la Persefone infuocata, redenta dagli inferi freddi,
esaltata da un'estate di Lorca gocciolante sangue d'amarene
lungo seni morbidi e maturi.
In te esercito gioiosamente il mio antiromanticismo,
la pornofilia che si fa esercizio stilistico, scienza applicata.
Mi consegno a te nel servizio d'amore,
la tua estasi è il mio piacere,
sconfinata sinfonia di denti, lingua, cazzo e
affabulazione da lupanare contaminata da lessico trobadorico.
E' bello esser finalmente capiti e accolti,
veder anzi esaltata la propria natura.
Mi perdo nelle tue pozze d'acqua verde che bacia gli scogli,
i tuoi occhi,
malinconica predatrice timida e dall'incrollabile forza di
serpente morbido che s'insinua e alimenta la mia ossessione.
Battaglia di lapilli e strette che levano il fiato,
tenerezza e tortura.
Guardare nel profondo delle nostre reciproche notti
e vedervi sciami di speranza, filamenti di incandescenze,
calda vita di morsi e sfioramenti sottili, magnetici.
Il mio caos, il tuo caos.
Risuonano.

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 1 utente e 4341 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Bowil