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Una giornata al mare

Guidavo lentamente nel traffico cittadino a dir la verità non troppo convulso.  Faceva caldo e quindi avevo il condizionatore acceso come pure l’autoradio da dove usciva la solita musica rock.
Mi stavo recando all’appuntamento con la mia amica speciale e, malgrado non fosse la prima volta,  mi sentivo ansioso e teso, perché, dopo lunghissimi tentennamenti si era decisa a venire finalmente a pranzo con me Buttavo l’occhio sullo smartphone per vedere se arrivava qualche messaggio dell’ultimo istante … che cambiasse i programmi.
Malgrado io fossi in anticipo, lei lo era di più. Nel vederla, immediatamente la mia ansia si sciolse e un sorriso comparve nel mio volto. Fermai la vettura, aprii la portiera e la feci salire. Ci scambiammo un rapido saluto e partimmo. La giornata era bellissima, primi di maggio, molto tersa e ventilata. Senza dir niente puntai decisamente verso il mare. Spensi la radio e come al solito quando ci si trovava, avevamo sempre un sacco di cose da dirci. Gli argomenti non mancavano mai.
Arrivammo a Jesolo abbastanza velocemente. Poco movimento per la strada: la stagione non era ancora aperta. Mi diressi verso un ristorantino in località  Cortellazzo.
Finalmente, scesi di macchina, potei notare bene il suo abbigliamento: un vestitino semplice azzurro con delle righette, scarpe con un po’ di tacco, borsa di classe e accessori in linea con quanto già detto. Capelli biondo scuri lasciati liberi. Eravamo sul molo e la sua figuretta era un tutt’uno con l’azzurro del mare. Non potei che esclamare: “quanto sei bella”.
Lei sapeva bene che a me piaceva di più quando portava gonne o vestitini e con i capelli sciolti ….  Fui contento della sua scelta.
La presi sottobraccio ed entrammo nel locale. Il ristorante era noto per le sue specialità di pesce e mangiammo benissimo chiacchierando del più e del meno …
Uscimmo e proposi di fare una passeggiata nella battigia. La presi per mano come fossimo due ragazzini, camminavano lenti e i nostri corpi si sfioravano quasi ad ogni passo.  Ci fermammo presso un pontile e ci sedemmo fronte sole: il mare era limpidissimo e calmo quasi fossimo alle Bermuda  e ogni tanto si scorgevano delle vele verso l’orizzonte Le circondai le spalle con il mio braccio sinistro e lei appoggiò il capo sulla mia spalla. Cominciammo a canticchiare vecchie canzoni. Le accarezzavo il viso ed i capelli Ogni tanto ci guardavamo e ci scambiavamo un bacio veloce come per non interrompere il momento.. Visti da lontano sembravano degli adolescenti al primo appuntamento.
Il tempo passava rapidamente e giunse l’ora del rientro. Ci alzammo e ci abbracciammo forte forte, un abbraccio pieno di affetto, dolcezza , condito da quel sentimento pieno che scorre tra di noi.
Guidai lentamente affinché il momento del saluto arrivasse il più tardi possibile ma, anche perché usavo molta prudenza per la pericolosità delle strade.
Alfine arrivammo. Parcheggiai la macchina e ci salutammo con un bacio. Io restai fermo a guardare il suo incedere elegante, la sua camminata …. Lei girò e scomparve dalla mia vista. Rientrai in macchina. Un po’ di musica. Ero felice come da tempo non lo era  mai stato.
 
 

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