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Memoria

Colva.jpg
Oggi si fa memoria a un Caro Estinto,
amò la Giustizia e la Fratellanza
Universale, il bene d'ogni uomo.
 
Siamo in novembre al tempo dei defunti,
un po' più in là al giorno d'Ognissanti,
quando nelle famiglie del mio borgo
 
preparano la colva per ossequio 
ai cari estinti in propria discendenza,
per ricordare lotta sostenuta
 
dai Cristiani contro imperatore,
mangiando la pietanza in penitenza.
E gli ingredienti i soliti, al bisogno,
 
il grano cotto è pronto il giorno innanzi,
gherigli delle noci di stagione
i chicchi d'uva bianca in abbondanza,
 
quindi, granelli della cioccolata,
vincotto ed un profumo di cannella,
la buccia grattuggiata di limone,
 
presa in giardino a provvido vicino,
il latte e sale fino, quanto basta,
e il buon procedimento qui s'accosta.
 
Cuocere il grano con un po' di latte,
un pizzico di sale col limone,
la buccia per composto di profumo,
 
noci a pezzetti con la cioccolata
ed uva bianca priva di semini.
 
I chicchi rossi della melagrana, 
con la miscela in coccio del vasaio,
condito il tutto con il vino cotto,
 
dei fichi dell'estate in altro rito,
e conservato in vetro ben tappato.
Quindi, si gira il tutto col cucchiaio,
 
questo di legno, attenti, un poco grande
per mescolar miscela d'ingredienti
 
e poi servire in singole porzioni,
con la famiglia attorno a sacre effigi
di propri Cari vivi in altro mondo.
 
Son simboli di vita oltre la morte,
si parla di mistero e simbolismo,
ogni ingrediente, il suo significato.
 
Il grano cotto il simbolo d'estinto,
e l'uva bianca l'anima traslata,
ricorda il melograno luce d'occhi
 
le noci rimembranza d'ossa sacre
ed il vincotto forma il loro sangue,
il cioccolato, fertile esperienza,
 
di vita in terra lungo il suo cammino.
Quindi, al palato il gusto del piacere, 
della famiglia tutta qui riunita.
 
La gioia della vita e i suoi profumi
che si motiva con gli accesi lumi.
 
Lorenzo 3.11.22

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