Il femminile di falegname | Lingua italiana | Fausto Raso | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Il femminile di falegname

Sul femminile di falegname -- se non cadiamo in errore -- c'è un po' di confusione e i lessicografi, quindi i vocabolari, non hanno raggiunto un unanime accordo. Alcuni non lo attestano affatto, altri propongono l'invariabilità, altri ancora il normale femminile in "-a", falegname/falegnama, per analogia con il femminile di consigliere (consigliera). Questa analogia ci lascia alquanto perplessi perché il femminile consigliera deriva da un sostantivo maschile in "-ere" e buona parte di questi nomi nella forma femminile mutano la "e" in "a", appunto: parrucchiere/parrucchiera; consigliere/consigliera; gioielliere/gioielliera; cameriere/cameriera. Non è il caso, però, di falegname (che non termina in "-ere"). Chi scrive propone, sommessamente, di lasciare invariato il sostantivo, mutando solo l'articolo: il falegname/la falegname; i falegnami/le falegnami. Il lessema  in oggetto si può classificare, infatti, tra i nomi epiceni ("genere comune"): il giudice/la giudice; il preside/la preside; il coniuge/la coniuge; il nipote/la nipote; il vigile/la vigile; il presidente/la presidente; il falegname... la falegname. Da respingere decisamente, a nostro avviso, "donna-falegname" o "falegname-donna" e, obbrobrio, "falegnamessa", come suggerito da qualche pseudolinguista.

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 2 utenti e 3770 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Francesco Andre...
  • Ardoval