Scritto da © poetella - Dom, 31/10/2010 - 21:25
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C'è un vento, sentissi, adesso.
Schianti.
Battaglie di schiere feroci.
E il grigio dei palazzi resiste,(che gl'importa?)
ma le chiome degli alberi, loro
ah loro, che grida. Che singhiozzi.
Schianti.
Battaglie di schiere feroci.
E il grigio dei palazzi resiste,(che gl'importa?)
ma le chiome degli alberi, loro
ah loro, che grida. Che singhiozzi.
Cammino a contrasto. Spavalda.
Mi lascio colpire. Sempre l'ho fatto. Non scappo.
Se ne prendono di raffiche negli anni.
E tu?
Dove sei?
C'è vento da te? T'arriva?
Ti chiamo tra i verdi squassati di foglie,
un foglio che vola. Un giornale.
Chissà dove va. Lontano.
Arriva l'autunno, che credi. Lo so.
Lo sappiamo. E vorremmo che no.
Primavera sempre. Neanche estate, che poi.
Primavera sempre di gemme e germogli
Di sorrisi. Timidi o sfacciati. Maliziosi.
Ti piacciono, che dici di no. Lo so. Ti so.
Dai, dimmi che lo senti, questo vento. Mio.
Oppure no. Zitto. Lascia che soffi
Mi lascio colpire. Sempre l'ho fatto. Non scappo.
Se ne prendono di raffiche negli anni.
E tu?
Dove sei?
C'è vento da te? T'arriva?
Ti chiamo tra i verdi squassati di foglie,
un foglio che vola. Un giornale.
Chissà dove va. Lontano.
Arriva l'autunno, che credi. Lo so.
Lo sappiamo. E vorremmo che no.
Primavera sempre. Neanche estate, che poi.
Primavera sempre di gemme e germogli
Di sorrisi. Timidi o sfacciati. Maliziosi.
Ti piacciono, che dici di no. Lo so. Ti so.
Dai, dimmi che lo senti, questo vento. Mio.
Oppure no. Zitto. Lascia che soffi
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