Scritto da © Lillo - Lun, 01/11/2010 - 10:00
È rima che riecheggia fra le righe
uno struggente fiato
che nel vento chiama
Echi di pelle,
quando l’occhio li sfiora e li misura
nelle carezze del tuo nuovo sangue
E il corpo torna vivo fra tocchi di silenzi
a tempo cadenzato;
mentre inizia lento il gioco
di un cuore capace
brucia il tempo a venire
-Avanza l’onda pura nei cerchi
dei tuoi laghi di fuoco-
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