Scritto da © poetella - Dom, 28/11/2010 - 20:26
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Ora dopo ora, pieno dopo vuoto
- o vuoto dopo pieno -
passa. Passa, un giorno dopo l’altro.
Passa?
Passa. Alla rinfusa si sommano i fare,
i dire, i dare.
I sì. I no. (quando ti vedrò, dimmi?)
Accurata manutenzione dell’attesa.
Accurato spolverio di ricordi.
E chiudi nel cassetto, bella mia. Ordinato.
Profumato. Mettici anche un po’ di lavanda, va.
(che non guasta mai)
- ma dimmi quando? Quanto ancora? -
C’è una scala nel cuore. Solo salita.
Non si torna indietro. Con questo strazio di cuore scellerato.
Aria rarefatta, che non si respira. Quasi. Più.
E dai, fammi respirare un’altra volta. Dai!
Fammi correre su quest’altura/ precipizio
di desideri. (e taglia il tempo, maledetto tempo,
avaro tempo che non c’è. Taglia con le forbici della voglia. Di me)
Accoglimi.
Un’altra volta ancora. Una sola. Che poi lo so che…
Scioglimi. E legami. E.
E fatti stordire,
fatti stordire in cima al nostro Tibet. In fiamme.
…
…
…
(by poetella)
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