Scritto da © Bruno Amore - Gio, 04/08/2016 - 07:43
Lo sguardo che dalla cima verde
corre al piano dove il sole miete
gagliardie che furono primavera
beve tutta la tavolozza di colori
ciba la mente di mille impressioni
accosta toni mischia velature lievi
legge romantiche nebbie trasparenti.
Così se le palpebre ed il respiro
abbasserai sulla quiete che ti vuole
sentirai i profumi che la terra esprime
scritti in noi come è rosso il sangue
scordati nel clangore e l'odore acre
dell'illusoria ricchezza d'una vita nova.
Correre trafelato verso un luccicante altrove
un posto che ti hanno detto che non sai
facendo largo in testa al sacco che farai
fa pesare la vita come macina di pietra
e non arrivare mai a tutto quel che speri.
La rondine a misura di cielo sempre vola
cattura quel che bisogna e si consola
che esserci vale per tutti una volta sola
la grida nel vento la felicità che immola.
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