Scritto da © Raymond - Gio, 17/02/2011 - 23:25
(sostanza di renitenza)
Fermati a guardare l’eterea forma che sfugge
e non aver paura di commettere alcun errore
rilassati nel sentire il suono della tua voce
all'interno di un corpo diventato sconosciuto.
Fermati a guardare l’eterea forma che sfugge
e non aver paura di commettere alcun errore
rilassati nel sentire il suono della tua voce
all'interno di un corpo diventato sconosciuto.
Dai potere alle mani che pietrificano l’aria
mentre gli occhi specificano una eco indefinibile
abbassa la tensione ora colta sul mio respiro
portandomi a letto senza che io faccia tante storie.
E consegnami le gemme degnamente assicurate
nell’invaso grande, in seno ai tuoi tesori
ora soltanto il mare, tenue, ci divide
scappiamo via... lasciamo qui i dolori.
...tu lo chiami desiderio
lo sai dire proprio bene
sei di un rosso imbarazzante
a sfregiare questo cielo
che ti è complice e ruffiano
quando accende il tuo splendore
quale gioia!
quale umore...
mentre gli occhi specificano una eco indefinibile
abbassa la tensione ora colta sul mio respiro
portandomi a letto senza che io faccia tante storie.
E consegnami le gemme degnamente assicurate
nell’invaso grande, in seno ai tuoi tesori
ora soltanto il mare, tenue, ci divide
scappiamo via... lasciamo qui i dolori.
...tu lo chiami desiderio
lo sai dire proprio bene
sei di un rosso imbarazzante
a sfregiare questo cielo
che ti è complice e ruffiano
quando accende il tuo splendore
quale gioia!
quale umore...
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