Scritto da © concorso anonimo - Mar, 13/05/2014 - 12:51
Qui, dove le mani servono,
le dita s(')offrono
La conta inanella gli anni:
uno, due, un altro uno e un altro due
brillano e increspano la pelle
Passa luglio, agosto e le feste
scoppiano bombe, matrimoni
si passa dalla sete alla fame
e spilli per orli
appuntano sorrisi alle rughe
imbastendo ore ai millenni
Sai?
Sai Beatrice cosa pensavo?
Di rimanere intatta dopo la sbornia
raccogliere sassi rotondi a ogni passo dal mare
sparpagliare ceneri e lapilli dove la notte
è custode del giorno
Pensavo di non mettere in fila nemmeno un discorso
né, continuamente, dire a tutti di sì
contrattare all'alba un mazzo di chiavi
e girare a vuoto nelle stanze
tacendo respiri, scrollando ricordi.
Perché per ora non mi interessa la luna
o gli anni luce o il sole a picco;
per ora mi basta un risveglio beato
un pallottoliere rotto
e una vista su Venere vestita a sera
selly
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