Scritto da © Andrea Occhi - Mar, 06/03/2012 - 15:31
Causa efficiente, scatenante la mia infatuazione per la vita, follia estrema, simile al fanatismo, è quel particolare atteggiamento nell’affrontarla, più simile ad un terreno argilloso, impermeabile alle lacrime delle dolorose sfortune che non solo si frappongono tra le gambe. Mi smarrisco nel mio sicuro incespicare donando carnosi sostegni puerili, simili ai beccheggi di una nave tra la frequenza delle onde: carezze sulla pelle. Nessuno scopo, solo una sequenza di luci sull’acqua, linee e punti, privi di significato. Nessuna comunicazione. Oggetti sconosciuti che si usano reciprocamente. Così come le onde che, ai fini del loro fragoroso esistere abbisognano dello scoglio, io necessito del suo sbattersi contro di me. Sono vivo e non cesserò di esserlo sino a che ci sarà sale sufficiente da bruciare le ferite che la mia castità non evita. La morte non coglierà rimpianti, non ancora.
»
- Blog di Andrea Occhi
- Login o registrati per inviare commenti
- 1503 letture