Scritto da © Andrea Occhi - Gio, 18/08/2011 - 10:10
Possedere la consapevolezza di vivere una sensibilità femminile in un "muscoloso" corpo maschile non può dirsi sia come quella piccola-grande festa dopo settantatre giorni di digiuno dagli abbracci della carne spurgata del sangue tossico che decompone i pensieri. Ho il cuore che si frantuma in ogni vettoriale direzione contaminando di quella brulicante emotività, più consona agli insetti, i miei sentimenti per le vittime. Necessito del dolore per sentirmi vivo. Necessito del dolore per amare. Inutile celarsi alle spalle di un dito di media animalità: il cuore non si ricompone, si rigenera e non si dimentica del dolore. Non si dimentica di te, che non sanguini a causa mia.
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