Scritto da © Alexis - Mar, 04/01/2011 - 14:41
La mia essenza adesso è tinta dei toni dell'ocra e d'amarena.
Ha il profumo dei fiori allo sbocciare ed il calore del tiepido vento di primavera.
Possiede la forza di un fuoco novello che muta i tronchi avvizziti in fiamma e li consacra a vita nuova.
È una corrente di determinazione, un fluire di fluidi intestini ed il loro susseguirsi nel perpetuo divenire del sé, dando forma rinnovata a cose dall'immutata essenza.
Un frutto avvolto da vellutata crema di vaniglia dal sapore intenso e delicato che si fonde in estasi con il retrogusto deciso d'amaretto.
Un femminile garbo che inarca languidamente la schiena, ma procede a volitivo passo d'uomo.
Un'ambiguità insita nella misteriosa intensità di uno sguardo.
Ha il profumo dei fiori allo sbocciare ed il calore del tiepido vento di primavera.
Possiede la forza di un fuoco novello che muta i tronchi avvizziti in fiamma e li consacra a vita nuova.
È una corrente di determinazione, un fluire di fluidi intestini ed il loro susseguirsi nel perpetuo divenire del sé, dando forma rinnovata a cose dall'immutata essenza.
Un frutto avvolto da vellutata crema di vaniglia dal sapore intenso e delicato che si fonde in estasi con il retrogusto deciso d'amaretto.
Un femminile garbo che inarca languidamente la schiena, ma procede a volitivo passo d'uomo.
Un'ambiguità insita nella misteriosa intensità di uno sguardo.
Alexis
04.01.2011
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