Scritto da © ferdinandocelinio - Ven, 23/11/2018 - 15:12
e la luce filtra dalla persiana incrostata
e la ventitreesima cicca scivola nel posacenere
con vertiginosa lucidità
e siamo stanchi di passare stantie sieste messicane
a dondolarci sull'amaca sorseggiando vino buono,
dovremmo sentire il tripudio dell'atomo
a ogni contatto della pelle
e invece Il Grande Vuoto ci assale,
le auto mandano il loro gas venefico
per tutte le atmosfere assiderate,
ogni lacrima è un infinito,
la tristezza grugnisce
più di un maiale nel fango,
spremo il mio cuore come una cipolla
azzurra nel fondo di un bicchiere
e mi siedo sulla mia sedia sepolcrale
a scrivere questa pagina memorabile.
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