Scritto da © ferdinandocelinio - Ven, 01/03/2019 - 00:14
Lascia che per adesso mi svesta
della mia stanca malinconia.
Che non ti ammorbi per una volta.
Per una volta sola.
Fammi accendere una sigaretta
e aspetta che beva il mio drink.
Dovrei cercare nei miei sbadigli
una scossa che rinnovi,
ma in me prolifera un cancro
che come la foglia
mi rende immobile.
Tu invece suggerisci la danza.
Ti corrobori a ogni gorgheggiare
delle mie labbra rosa
nel possedere la cannuccia.
Questo locale, e il mare,
così malinconicamente penetrante
vogliono costruire
una bolla nella quale fermarsi per sempre.
Io desisterò
e per una volta sarò quello che non cade.
*
Si rompe l’inverno
quando alla vita è concessa
la rapina del bacio.
Le dita degli amanti giganteggiano
nell’incrociarsi furtive.
Ed è un furto a Dio
questo bloccare la morte e il tempo
in globi invisibili.
Che sia questo il dono
che sancisce il Paradiso?
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