Scritto da © ferdinandocelinio - Mar, 13/03/2018 - 13:37
Spoglio, dietro i rami
che aspettano di fiorire,
mi perdo nei cristalli del mio essere,
nella neve tonda e fuori stagione
di un mondo al di lá.
Dietro c'è lo schema,
la virgola, il sentiero della logica,
i miei piedi giovani che portano scarpe di tela.
Ma io sono di lá,
dove la neve tempestosa
disegna arabeschi di urlo,
dove una sonata di Einaudi
non fa più sognare le giovani ragazze
intente a truccarsi nel loro specchio proggettuale,
signorino maledetto, che scrive poesie
per non affondare nel biancore sporco dei fiocchi,
dolore di Febbraio e sogno sottile
di annusare i raggi
nella penombra della persiana.
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