Scritto da © ferdinandocelinio - Lun, 21/11/2016 - 03:14
i misteriosi occhi lacrimanti che osservano le mie interiorità,
la piccola spugna dove lei intinge detersivo nel mio sangue
per pulire le scorie e lasciare odore di nuovo;
questo è sorprendente,
ma quanto brucia la menzogna dell'amore
quando la realtà spalanca le fauci
come un'orrenda dimostrazione di forza,
quando tutto il nostro narcisismo diventa oggetto di lotta,
quando la sacca si svuota e il cuore rivela il suo liquido venefico
come una vipera.
non mi inganneranno quegli occhi e quello zelo,
la fugace promessa che ci sia qualcosa oltre la mia solitudine
è solo l'ultima delle illusioni...
ora l'artigiano intaglia un altro legno
disegnando rose e pistole,
il bianco e il nero attraversano il mio cervello,
sono i tatuaggi del mio cuore,
quanto odio dobbiamo sputare dopo essere ceduti
alla tenerezza di nobili carezze?
tu sei un pensiero pericoloso
e io osservo il fondo della quarta bottiglia
e cerco qualcosa di splendente e giallo,
qualcosa come un'illuminazione,
ma tra me e te c'è di mezzo l'oceano e il calore della brace,
chiudi quella bocca, respira il grigio gas della mia diffidenza,
abdicare non è grave,
grave sarebbe morire un'altra volta
nella disfatta di un abbraccio.
la piccola spugna dove lei intinge detersivo nel mio sangue
per pulire le scorie e lasciare odore di nuovo;
questo è sorprendente,
ma quanto brucia la menzogna dell'amore
quando la realtà spalanca le fauci
come un'orrenda dimostrazione di forza,
quando tutto il nostro narcisismo diventa oggetto di lotta,
quando la sacca si svuota e il cuore rivela il suo liquido venefico
come una vipera.
non mi inganneranno quegli occhi e quello zelo,
la fugace promessa che ci sia qualcosa oltre la mia solitudine
è solo l'ultima delle illusioni...
ora l'artigiano intaglia un altro legno
disegnando rose e pistole,
il bianco e il nero attraversano il mio cervello,
sono i tatuaggi del mio cuore,
quanto odio dobbiamo sputare dopo essere ceduti
alla tenerezza di nobili carezze?
tu sei un pensiero pericoloso
e io osservo il fondo della quarta bottiglia
e cerco qualcosa di splendente e giallo,
qualcosa come un'illuminazione,
ma tra me e te c'è di mezzo l'oceano e il calore della brace,
chiudi quella bocca, respira il grigio gas della mia diffidenza,
abdicare non è grave,
grave sarebbe morire un'altra volta
nella disfatta di un abbraccio.
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