Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 14/03/2018 - 14:10
Davanti a una montagna
non vedo mai Dio,
ma vedo cose piccole,
i miei stessi nervi tesi intenti
a scattare una fotografia,
le mie cellule che si riproducono,
la miseria atavica dello sbadiglio
che colma la geometria di vuoti,
e la montagna è lá, ferma,
che non osserva nessuno,
noncurante, perfetta,
una linea di ruscello che le scorre
appena sulla pancia
e tutto quel silenzio
che chiede ai fili d'erba
"Perché?".
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