Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 23/05/2018 - 21:23
Prima di vedere la bara scivolare giù
sento che la tela del mondo è lesionata,
non tanto nei colori che restano tenui,
quanto più nei volti dei soggetti dalle espressioni sconfitte.
Acre come l'orina è questa vita,
Marzo ha smesso di cominciare
da quando non siamo più a Febbraio,
sulla mia pelle è solo l'inverno.
Solo l'inverno.
Solo l'inverno.
Condannami oh lesione
con le mie lacrime
ingenuamente belle d'Avorio.
Ora non penso più a te,
ma penso alle tue mani fine
prima della sepoltura,
al tuo taieur fatto su misura
che ti stava perfettamente in corpo
e a quel sorriso che non c'è più,
non per colpa mia una volta,
senza nessuna goccia di sudore sulla fronte,
senza nessuna lacrima che ti scivoli giù dal viso
e che dica:«Come sei meravigliosa oggi pomeriggio.».
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