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Raffaele Piazza - Alessia - Recensione di Marcella Mellea

Alessia- Raffaele Piazza
Raffaele Piazza, scrittore e critico letterario, è anche poeta maturo e di ampia esperienza. Nella sua raccolta poetica che porta come titolo Alessia stupisce, ancora una volta, per i suoi versi insoliti, ricchi d’immagini tratte da situazioni reali e oggetti del mondo contemporaneo. Una silloge pregna di allusioni, di forme e idee, d’intrecci che si dipanano e si sciolgono nel tempo e nello spazio. Alessia, musa ispiratrice e protagonista di tutte le liriche presenti nella raccolta, è declinata in tante e differenti  forme: donna dalle mille sfumature, donna amata,  desiderata, piena di energia, sensuale, bella, capace di intrigare, di appassionare, ma anche donna fragile, piena di dubbi, di attese, aspettative, figura eterea, effimera, evanescente, come un sogno. Ogni lirica presente nella silloge ci fa conoscere qualcosa di Alessia: le sue passioni, i suoi gusti, i suoi gesti quotidiani, le sue attese, le sue delusioni, i luoghi che visita, le persone che incontra, le sue elucubrazioni mentali, e ci fa diventare suoi compagni di viaggio, per  un lungo arco di tempo, che si sviluppa in un trentennio (  1984-2014).
Attraverso Alessia, il poeta costruisce un mondo, un mondo femminile, fatto di chiaro-scuri e sfumature di tutto quello che la circonda. Raffaele Piazza usa un linguaggio molto originale, mai banale, crea  parole nuove, accosta aggettivi e sostantivi insoliti, allude, evoca, suggerisce; attraverso la parola dice e non dice, crea tempi sospesi, apre spazi all’immaginazione, spesse volte  ci sorprende, usa ossimori: “Scaldare la vita d’inverno/ di neve in brividi densi/ oltre la fabula/ a resistere al vento/(Alessia e il fuoco).
Conosciamo Alessia adolescente, la vediamo crescere  e maturare,  da studentessa diciottenne innamorata di Giovanni, alle prime esperienze con l’amore (amore scoperto, atteso, desiderato), a donna matura. In questa poesia Alessia è una adolescente alla scoperta del mondo…Alessia nel rigenerarsi/ nel sogno e nel sonno/ dopo il mal d’aurora/ o a trarre dall’amniotica del lago/ la pace per rinascere/ all’esame di latino (amo, amas, amat)/ e dell’otto marzo la mimosa /essiccata nello zaino ride/ come una donna/ dove il tempo sgretola/ le acque di battesimo /nell’entrarvi nuda nel mattino / con Giovanni /per giochi di ragazzi/Alessia, diciotto anni /contati come semi /o incidere con la luce del temperino/ una A. e una G. sul ramo /dell’arancio dei buoni frutti/…(Alessia verso aprile).
Alessia ama Giovanni, i tanti luoghi visitati, le camere d’albergo, tutti i luoghi in cui l’amore li chiama  registrano sospiri, affanni, l’essenza del loro amore. Di grande musicalità e dolcezza è la poesia Alessia e i giorni, ricca di immagini evocative, immagini delicate e di effetto, per descrivere lo scorrere dei giorni e della vita, l’attesa e il sogno: “… Sera a schiudere la vita/ in disadorna via serale” […]tra il prima e il dopo il nulla/ a trovare senso e pace/ nello scorgere la rosa/ nel condominiale giardino della vita./ Attimi di limbo nella stella cometa /del destino di fragola/ e  tra la mensole lunari/ a Nord della vita la stella/ polare della fortuna/ ad entrare negli occhi/ di Alessia a toccare /mani per altre navigazioni,/ se era scialuppa lungo una/ corrente dall’estuario al mare/...”.
Originale è l’approccio dell’autore alla poesia. Alessia è un veicolo per parlare di tante cose, le poesie hanno, infatti, temi vari:  il sole, il mare, la natura, l’epifania, solo per cintarne alcuni, il mondo è  sempre visto dal di dentro di Alessia. Tutte le poesie hanno una forte connotazione psicologica, il mondo esterno è strumento per registrare le sensazioni di Alessia e le sue reazioni a specifiche situazioni, la risposta soggettiva al mondo esterno. Alessia donna matura torna sempre,  con la mente,  alla sua adolescenza; sono passati trenta anni, ma per Alessia tutto è sullo stesso livello, siamo difronte a un tempo soggettivo, orizzontale, in cui passato e presente sono sullo stesso piano, si incontrano e si mescolano. Alessia ha sempre un animo da adolescente che sogna, immagina e desidera, distesa in un tempo  che non ha tempo, in cui tutto compare e scompare, un mondo che solo la poesia sa costruire:“Tutto accade nella liquida luce tra le/ ali intermittenti di un jet che passa/ sul bordo delle cose e infinitamente/ sta in cielo ad eclissarsi ma non sconfina/ in un’altra galassia/ in quell’aereo c’è Giovanni, pensa Alessia,/ rosavestita per la vita, ad immaginare come/ è vestito, se porta il jeans che gli ha/ regalato per Natale e/ trasale nell’incanto di un dono d’ali /di gabbiano nell’urlare: Attenzione/ e a poco a poco, nel limbo dell’estate/ 2012 sorride Alessia alla chiave della/ nebbia dove era già stata tra i condomini/ nel giardino della magnolia a poco a poco e/ freddo nella pelle di ragazza ad incantarsi/ nello specchio con nuovo taglio di capelli /Alessia fino ai sereni colli dell’anima/ adolescente nel trarre nutrimento/ dalla forza dei posto accanto/ del sogno bello l’albereto incontrato/ con lo sguardo oltre il sembiante a sperdersi/ e naufragare di una siepe e/ sta infinitamente e depositaria del file segreto dell’amore /Alessia il sette gennaio per l’università/ riparte con il pullman e ci sarà/ raccolto nel mese del nevaio”.(Alessia e gennaio 2012).
Marcella Mellea

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