Ho sparso il mio veleno sulla porta di spazi immensi
e tu mi segui, randagia, in un bosco di chiodi.
L’amore ora sporca e ubriaca la mente
L'odio ha il vestito più bello di tutti
L’amore è fuga, distacco e ritorno
Siamo i tuoi figli, chimismo spietato.
Ebbri di noi, nella trappola notturna
di calamite selvagge e dispettose
stiamo inciampando sull’ultimo chiodo.
Nuda beltà su un filo spinato
diademi preziosi per te ho posato.
Accarezzo i tuoi gemiti e mi approprio di te
ogni tuo brivido è incanto che esplode
sacerdotessa dell’eccesso, assaggio
il tuo bocciolo di voglie vermiglie
che schiude i suoi petali di carne, grondante
Ti porgo l'orgasmo più dolce ed elegante
E ci sei tu nel buio che ingoio
E solo tu al di qua del mio muro.
Nuoteremo nel mare in cui è morto il sole
Saliremo a gran passi fino alla luna
Il mondo si spacca per tragico errore
la spranga dell'odio il mondo frantuma
Stringimi forte: ti porto lontano
gioca a far danni e ti vesto di seta.
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