Scritto da © Grazia Denaro - Mar, 21/02/2017 - 16:51
Fruscii di vento tra le nubi
a scompigliar giardini,
marea d'alberi attraversa
impeto di tempesta
con quel sibilo lamentoso
che scorre nell'aria gelida
e piena di correnti.
La terra è divenuta scevra di luce
all'improvviso
abbassando la volta del cielo
ingombra di nembi scuri
che pare vogliano cadermi addosso.
L'universo si è obnubilato
in una cella tetra avvinta dal torpore
colmo di spire tetre per risvegliarsi
in un impervio tragico riflesso
che grava l'anima di obliqua luce.
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