Scritto da © Grazia Denaro - Lun, 24/07/2017 - 17:13
E cominci a dissertare
tra onde ed aria
come figura plenaria
che dirige la sua conferenza
avviandomi
tra le irte punte degli scogli
dedite a ferire e lacerare,
a soffocare il lievito felice
delle mie giornate,
a spargere ombre
che gravitano sul mio sole.
Tu sei sillaba senza luce
perciò dedita a distruggere
il mio incanto vitale
con discorsi impigliati
nella tua logica matematica
atti a creare crepe
dentro la mia anima
in una continua recidiva
che non si rigenera,
anzi, la tua ultima parola
è sempre
gelido vento di libeccio.
tra onde ed aria
come figura plenaria
che dirige la sua conferenza
avviandomi
tra le irte punte degli scogli
dedite a ferire e lacerare,
a soffocare il lievito felice
delle mie giornate,
a spargere ombre
che gravitano sul mio sole.
Tu sei sillaba senza luce
perciò dedita a distruggere
il mio incanto vitale
con discorsi impigliati
nella tua logica matematica
atti a creare crepe
dentro la mia anima
in una continua recidiva
che non si rigenera,
anzi, la tua ultima parola
è sempre
gelido vento di libeccio.
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