Scritto da © Grazia Denaro - Mer, 24/07/2019 - 17:44
Erano sospiri sottili
come il vento lieve
che si posa con leggerezza
sulla pelle
quando in quell’angolo di tempo
t’incontravo
ruscello d’acque vive
dove i gigli inebriavano
le ore amene dei sogni intatti.
Navigando tra le rive delle tue braccia
mi perdevo:
gli occhi fissi alle stelle del tuo petto
- rivivo il tempo fulgido che riemerge
nello splendore del tuo corpo –
Quel contatto mi trascendeva
in una carezza d’ala d’angelo
portandomi
ad uno schiudersi della vita…
eri sorgente d’acqua
in uno scorrere
a volte impetuoso,
a volte lento e trasparente
che mi ha condotto
in questa distesa di luce
atta ad illuminarmi la vita.
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