Scritto da © Grazia Denaro - Mar, 05/06/2018 - 15:56
Fu il rosa tenue del cielo
ad incantarci in quella mattina
d’inizio primavera,
quel frusciare di spighe
che l’alito di vento sprigionava
tra il rifulgere del sole
che unì nell’abbraccio
le nostre essenze.
Fu quel navigare in simbiosi
colmo di parole suadenti
tra il cielo dei nostri sguardi
con le mani nelle mani
come chicchi di frumento
posti sotto un caldo manto
che agì come rintocco
di campane a festa.
Nella bellezza della natura
sentimmo come
se ogni cosa per noi
fosse stata creata
apposta in quel momento
i fiori, la primavera, il firmamento:
gioia e fine coesi
in una sola melodia.
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