Scritto da © Sara Cristofori - Sab, 16/02/2013 - 07:40
Come novella Ofelia
mi sento galleggiare
su quell'acqua amniotica
tra le mani reggendo
bianche corolle
gli sguardi rivolti
con vana speranza
a quel ponte sempre
di presenze disatteso.
Ormai lascio andare
le mie ninfee e
le mie dolci pazzie
avrà anche per me
un suo senso
la blanda corrente
che scivola verde verso
l'uterina protezione
del verde più intenso
di salici e papiri.
Non mi stanca assecondarne
il lento moto
mentre intravedo tra le fronde
un azzurro sereno di cielo.
mi sento galleggiare
su quell'acqua amniotica
tra le mani reggendo
bianche corolle
gli sguardi rivolti
con vana speranza
a quel ponte sempre
di presenze disatteso.
Ormai lascio andare
le mie ninfee e
le mie dolci pazzie
avrà anche per me
un suo senso
la blanda corrente
che scivola verde verso
l'uterina protezione
del verde più intenso
di salici e papiri.
Non mi stanca assecondarne
il lento moto
mentre intravedo tra le fronde
un azzurro sereno di cielo.
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