Per Mystery: Shockinblog V - Fine | poeti maledetti | 'O Malament | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Per Mystery: Shockinblog V - Fine

- Oggi è ricorrenza. Si commemora.
- Cara...Eloisa. Cosa?
- Non ti diverte?
- La frase è un florilegio, quel che vuol dire, meno. Da un po' che non ci si sente.
- Ci siamo salutati che avevo un appuntamento.
- Si, ricordo. Piacevole?
- Alti e bassi.
- Risparmiami le cose ovvie per cortesia.
- Non vuoi essere mio amico?
- Non nel senso che stai dando alla cosa: consolatorio stretto. Cioé, se lo ami, te la sbrighi tu. Non faccio l'amico di famiglia.
- Mhh.
- Posso compatirti se vuoi, ma a cosa serve?
- È una donna, ti interessa?
- Molto più interessante. Voi donne sapete essere esemplari quali amiche, di famiglia o meno. Non so cosa vi manchi per essere anche uomini.
- È proprio questo il problema. A volta sentirei il bisogno proprio di una bella smazzolata, ed anche lei. Di un'irruenza che noi donne non ci ritroviamo. Almeno non più. Siamo andate troppo avanti. A forza di smussare angoli...abbiamo perso per strada qualcosa...
- Un tragitto...lungo. A me succede l'esatto contrario.
- Un aggressore per nascita?
- No, la morte gloriosa..., probabilmente ciò che non sono stato mai; un guerriero che si pettina e canta. Sai che ancora non so trattenere i goccioloni leggendo degli opliti di Leonida, i trecento? La loro forza d'animo?
- Due mondi mitici: le Amazzoni e questi uomini fortissimi, abituati nelle sofferenze, che si pettinavano capelli lunghi come donne...i peana.
- Sei carina Eloisa? Sculetti? Sei sempre stata gay?
- Tu hai mai avuto esperienze omosessuali?
- Con un seminarista mio amico, un'estate. Poi la stessa estate sono diventato decisamente etero e sono uscito dal Seminario. Penso che lui sia divenuto sacerdote.
- La pensi ancora quell'esperienza?
- No. Di quel ragazzo ho però un buon ricordo: un corpo efebico, chiaro, una bella bocca, occhi grandi, da cerbiatta. Mi aspettava ogni pomeriggio; sparivo in camera sua; odorava di bucato come le sue lenzuola.
- Come facevate? Voglio dire: nessuno che vi abbia scoperti?
- Era orfano, e sua madre tutti i giorni usciva di casa per andare a lavorare, faceva la lavandaia.
- Come sei diventato etero?
- Sulla fine della stessa estate. Ho fatto lo stronzetto con una tredicenne ospite della famiglia di un mio zio, che mi ha allungato immediatamente uno schiaffone sulla guancia. Io avevo un anno di più, circa. La sera stessa, dopo cena, siamo finiti vicini ad un muretto, mi guardava ancora in cagnesco. Non so come ci siamo avvicinati, ma ci siamo trovati dietro a questo muro ancora caldo e, cercando il fresco, l'ho appoggiata là e ho inziato a baciarla. Mi ha preso le labbra dentro le sue, me le ha morse; puntava la lingua contro i miei denti finché non ce l'ha fatta ad aprirmeli. Saranno trascorse due ore buone, credo. L'ho anche palpata, sui seni, sui fianchi. Alzato la gonna. È stata quella morbidezza della pelle interna delle sue cosce, le mie dita, quel profumo di diversità delle guance, così liscie, madonna, ad ubriacarmene.
- Mhh. Era vergine?
- Boh. Chi ci ha capito niente. Dura come quel muro di sicuro. Ho pensato per tanto tempo che, dato che provavo un male boia, sai, il sangue, la punta, sai no?...Il giorno dopo poi, mi son fatto forza e sono tornato a guardare quelle pietre...schizzi dappertutto.
- Sarà stato che è rimasta vergine?
- Non l'ho più vista...subito quattro giorni a letto col febbrone...Ho parlato solo io. E tu?
- Io al primo colpo, ma lui era molto più grande di quanto allora eri tu; dritto come un cucchiaio, gli sarò parsa un crem caramel. Vengo da un matrimonio fallito, Abel. Tre di fidanzamento, sedici anni di matrimonio e insieme un aborto. Ma ciò non giustifica la mia preferenza attuale. Nulla la giustifica se non la preferenza stessa. Semplicemente, riesco a godere il rapporto fisico meglio e più a lungo, come piace a me. Poi Lea è dolce, attenta alle mie esigenze, non solo a quelle sessuali. Ci integriamo meglio.
- Hai figli?
- Una figlia. Quindicenne.
- La tua professione Eloisa?
- Architetto. Un ufficio forestale. Lavoro per il pane, una pensione forse.
- Lo vedi ancora tuo marito?
- Quante speranze? Anche Lea è diversa da come me l'aspettavo, egoista, mi mette in ansia. Adesso ne ho due di figlie, purtroppo. Va a finire che torno etero. Non ci metto niente. Tu pure ci sei tornato! Ma veramente ti chiami con un nome così di m...Abelardo?
- Io omosessuale non lo sono mai stato. Sei tu che ci sei... la chat, la chat! Eloisa str...Ma perché si blocca sempre la chat su questo sito? Un gatto, un cane se ci sono anch'io. Che succede? Anna, con tutto quel che ti paghiamo. 'Sti parenti, 'sti serpenti che non vedono l'occasione che di castrarti. Mistress...Miii...Sof...soff...sof...S...figat...aaa...Ahhh. Eloiii...ma almeno...le tet...come sono...dur...e?
 
La chat continua a girare a vuoto...amore mio svanisci...la spirale...il fumo...meglio...magari sei una rompi come...i tuoi parenti.
 
Mi ha riscritto. Eloiii, attraverso il contatto, dicendomi che con il marito ha rapporti solo per gli alimenti e perché, quando vuole avere un w.e. libero, gli porta la figlia. Si è lasciata anche con Lea. Non le ho nemmeno risposto.
A me piacciono le tette a bandiera.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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