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Il prezzo di quello che perdi è lo stesso di quello che dai.

Ma se una volta.. fosse stata anche solo una volta… una sola volta. In sogno mi fosse arrivato un segnale. Accidenti. Un semplice segnale… Con l’aria di portarmi un amore nuovo. Una novità nel cuore. Io forse non avrei mai pensato di farla finita con questa vita.
E’ difficile spiegare da dove vengano fuori questi gesti. Che se uno ci pensa con calma e cerca di capire non riesce a spiegarselo. Eppure, c’è chi sceglie questa strada. Forse un vecchio veleno del passato, una specie di cancrena nel cuore. Forse non sarebbe mai andato via. Non avrebbe mai voluto se non si fosse sentito solo.
Una volta le disse: accorciati quella gonna, che sembri più vecchia tesoro. Lei sorrise. Quando si ripresentò sembrava una ragazzina e rideva come lui non ricordava da tempo. Era bellissima e aveva quell’aria di chi potrebbe fuggire all’alba dalla porta di servizio e sul bordo del precipizio fuggire sulle orme di Telma e Luise.
Lui lo sapeva. Lei si mosse nella penombra facendo si che la sua siluette proiettasse l’ombra sulla parete e lui seduto sul divano immobile come incantato non le staccava gli occhi da dosso.
Lui che si metteva al sole quando pioveva le avrebbe detto: “amore mio non ti stupire di questo mio cuore che spesso piange l’amore” e forse le parole gli si sarebbero inciampate in bocca preso dalla commozione e poi ancora; “tu sei come una bambolina di porcellana sul divano del salone del castello ed io…. sono sempre stato un bimbo che rompe tutto”.
Ma il prezzo che paghi spesso equivale a quello che hai dato disse mentre estraeva dal nulla una pistola sottile e minuscola. L’appoggiò alla tempia e sorrise. Lo sparo echeggiò nella stanza, sulle scale… l’intero palazzo ne fu avvolto. Lei si inginocchiò davanti a lui piangendo sommessa. I secondi che arrivarono ed io ero tra quelli, vidi i primi davanti alla poltrona inginocchiati per terra vicini a lei che piangeva sommessa. Come davanti alla Pietà lei continuava a ripetere… tu mi hai dato la vita, così me l’hai tolta… non è vero quello che dici… non è vero…
Poi la polizia interruppe la poesia e tutto sembrò identico all’articolo del quotidiano che apparve il giorno dopo… e la gente diceva che pure lei si sarebbe uccisa.
Lei era già indaffarata a pulire la casa che il sogno era finito… un sogno era finito ancor prima di incominciare…

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