Scritto da © sid liscious - Mer, 16/09/2015 - 19:20
( Altro che essere o non essere, quello del titolo è il mio vero dilemma di pennaiolo annoiato perfino da sé stesso )
L'altra parte del manoscritto trovato a Saragozza parlava di letteratura come utopia, dell'amante indegno e del giardiniere appassionato.
I quarantanove gradini invece illustravano del rumore sottile della prosa.
Dell'uomo che scambiò sua moglie per un cappello e di un meeting pericoloso.
E fin qui tutto bene azzarderei poi... poi però cominciarono le interpretazioni esistenziali che... che il progresso mentale responsabilizza cavolo.
Che la coscienziosità aumenta nella cultura.
Che la personalità singola lievita nell'informazione allora adesso... adesso mettiamo le parti in tavola.
Ed ecco apparire dunque la doratura a missione, il meravigliosamente ti sposo l'acquerello al piatto e la lunga vita della cambusa.
E perfetto ci siamo abbiamo... abbiamo dato aria alle nostre arie.
Che se non erro in questa maniera la iuta del tendaggio cambia tono e s'assiste allo spettacolo della mattonella ed al suono di materiali e dintorni.
Ed è servito fare ciò perché in fondo, al rifletterci bene bene e volendola mettere sull'estremismo, la vita di fuori sulla terra non è quella che doveva essere bensì... bensì oramai purtroppo è quella del dopo peccato originale.
E quindi è abbandonata a sé stessa.
E priva di regole e regolatori.
E ciò risulta a noi impossibile.
Talmente impossibile da ergersi singolarmente o ergere qualcuno o qualcosa al ruolo e... ed è completamente faccenda di non senso.
Possiamo provarci all'infinito infatti ma... ma succeda quello che succeda dei palliativi, ed i nostri interventi lo sono eccome se non lo sono, mai potranno intaccare quella di dentro.
Ovverosia il perno del nostro vivendo.
E le prove d'altronde sono tante ed evidenti.
Sappiamo che "in" non abbiamo bisogni fisici ad esempio.
E si vive molto a lungo.
Al punto non esiste narrato di nessun reale spirito umano morto.
Ergo e di conseguenza prima di tutto ora servirebbe sottolineare delle certezze.
Che potrebbero essere la saggezza del passato non nutre l'affamato esattamente.. esattamente come l'occhio del padrone ingrassa il cavallo ed amare la vicina è un gran vantaggio.
Si vede spesso e non si fa viaggio.
Che valgono a suffragare, codeste certezze, a goccia a goccia s'incava la pietra, a chi non teme il sermone giova poco il bastone e nel pollaio non c'è pace se canta la gallina ed il gallo tace e tutto questo... tutto questo in me induce ad una riflessione.
Mai leggere per ricordare e ricamare.
La vita verrebbe lo stesso e come fare ad interpretarla allorché s'è abituati ad essere istruiti e... e vengono a mancare o perdono consistenza gli scritti?
Ed è un bel quesito costui a cui peraltro proprio non rispondo.
Io da tempo immemore sono innamorato dei posti in cui le pagine rimangono bianche.
Che così a prima vista può sembrare un'amenità mentre all'opposto le forme di codesti luoghi, la loro disposizione rispetto alla pianta geofisica della stampa ed il percepire che sono territori liberati dall'invasione delle esperienze e delle filosofie conquistatrici mi... mi rivelano addirittura un'altra genesi umana e le loro forme di per cui diventano nelle mie pupille oltremodo misteriose ed interessanti.
Le osservo con estrema cura.
Guardate questa di sopra fra le mie parole ancora ad esempio che evidenzia lì, fra due cardini del sapere, un candido buco nero perfetto.
Ebbene io, previo il dolce riflettere che ho appena esposto, mi ci tuffo assolutamente privo di remore in quel buco indi... indi per conto mio infine ci siamo.
Dopo tanti preparativi impegnativi ho raggiunto la convinzione giusta e lo spartito è pianificato ed oleato di modo che il processo d'avvenimenti che va innescandosi possa... possa liberamente dipanare le epiche gesta sorprendenti che ho in serbo e... e che stavolta condurranno me certamente fin nel mito del genio secondo me e gli altri nel baratro nell'inettitudine di nuovo... di nuovo secondo me.
E sarebbe un bel risultato se non che... se non che naturalmente serve attenzione altrimenti... altrimenti si cade nel gorgo grigio che già inghiottì i miei predecessori muniti di penna.
Non bisogna mai diventare arroganti.
Si fa troppo facile a sconvolgere scientificamente le persone ed il gioco può di conseguenza non valere affatto la candela è... è il pericolo.
Per dire tu ad uno incontrandolo la mattina auguri buon giorno ed una scarpa con piglio amletico al posto... al posto del classico semplice buon giorno sorridente e quello avrà la giornata ingombrata da ragionamenti e domande, oppure dopo una serata veramente utile ad approfondire le prime intimità titubanti con una tipa nuova tu, munito d'espressione birichina, nel frangente scende dalla macchina le dici ciao carissima e t'auguro un'accogliente buonanotte ed un quarto e quella giù a congetturare e cercare d'interpretare quel quarto in eccesso fino all'alba ed oltre.
Ed il motivo che la costringerebbe a farlo è aveva avuto la fortuna di nascere in una fazenda meravigliosa.
Prati verdi, fiume e sullo sfondo una sierra hermosa ed era sempre rimasta affascinata da tanto bel vedere che... che mai considerò là nella sconfinata foresta del Bengala.
Là in un posto isolato e difficile da raggiungere.
Là dove un piccolo esuberante fiume formava un laghetto calmo e rilassante.
Là sorgeva il tempio.
Là stava il guru.
Là intorno abitava la tigre.
E là attirata da un'atmosfera a detta di tutti mitica era calamitata parecchia gente e pertanto... pertanto il felino banchettava abbondante e volentieri.
Ed i suoi ragionamenti di conseguenza fluiscono perfetti e consci ed abbondantemente annaffiati dalla teoria mandata a memoria dalla libreria.
Capito m'avete?
La sua vita fra le frasi altrui è una canzone che dice la... la dolcezza è una ballata.
La bellezza è una sonata.
La naturalità è una romanza ed a tutte le cose una musica... una musica da sostanza.
Nel cielo sta la sinfonia.
Nella vita si incontra il ritornello.
Negli esseri appare il falsetto e... e pure il fuoco brontola un suo minuetto.
E lo è nel momento in cui lei liberamente sceglie cosa apprezzare.
Ed ovviamente lei ci danza però io, che ricordo guardo volentieri il fondo e non l'inchiostro, io, parafrasando, a questo punto mi pongo una domanda a casaccio.
Una domanda tipo gli spermatozoi sono bestie o persone?
Vivi son vivi.
Muoversi si muovono.
E per sapere cosa devono fare lo sanno bene.
No perché se fossero bestie avremo la certezza non siamo persone.
E se fossero persone avremo la certezza d'essere bestie sprecandoli per godere e buttandoli nel cesso dentro squallidi preservativi in vece di farli figliare e... e sull'argomento dispiace non esista risposta da parte di libro o autore e... ed un grande senso di vuoto m'assale.
E perciò, di metafora cronica intendo, penso che strano mondo lei vive.
Molto diverso dal mio.
Direi strutturalmente.
Dal mio canto comunque ogni tanto scendo da lei e mi perdo per il traffico.
Sembra l'ultima moda siano le rotonde.
Tutti vogliono le rotonde e non unicamente per snellire il traffico automobilistico.
No, no.
Sono utili e comode pure per il traffico dei sentimenti e dei pensieri.
Fossi uno degli abitanti stanziali metterei su una fabbrica di rotonde.
E con una appropriata campagna, nel frattempo, diffamerei incroci e semafori.
Che intanto ho modo d'accettare e concimare la teoria globale del movimento circolare.
La medesima teoria che fortunatamente non mi permette d'uscire dal cerchio e provare un andamento tangenziale.
Però... però non sono uno di loro anzi... anzi preferisco e preferirò per l'eternità il ragionamento provinciale ove profumatamente incontro le province ed assieme a tutte loro chiaramente c'è quella di Vicenza colei... colei in cui ebbi e coltivai il mio lampo che fa meglio... meglio ora che fra vent'anni.
Ne sono certissimo.
Adesso mi sento in forma, ho ricordi freschi e non appannati e... ed il profumo della vita me lo porterei fragrante e fresco appresso.
Non m'andrebbe di morire vecchio, malato e certamente anchilosato.
Più tempo verrà a me d'ora in avanti più saprò solamente immagazzinare e spandere sapere.
E mi vedrei costretto a sublimare e ripetermi una volta sì ch'ero ignorante e... e vedo enorme tristezza in questo.
Sono matto?
Oh be' può darsi ma per me è una questione di semplicissima diversa diversità.
Lo sapete i sognatori per loro vorrebbero e desiderano ed anch'io, che lo sono sconsideratamente, voglio, voglio, voglio ed in particolare desidero, desidero, desidero e tantissimo di... di diventare un mitologico cavalcatore di giraffe.
E non sentono ragione i sognatori.
Non capiscono abitano in Veneto, non capiscono non esistono maneggi del genere e non capiscono nemmeno, con tutto il tempo avuto a disposizione dall'alba del mondo, nessuno abbia ancora ideato e realizzato una sella apposita nemmeno in Africa o allo zoo.
Non lo capiscono assolutamente e... ed intanto il movimento circolare azzanna tutti alla gola.
P.s.
Io odio la polvere e quest'odio si traduce in metto una mensola?
Mai, funziona da invogliante al deposito.
Compro un letto?
Mai, non ho ancora capito, dopo anni ed anni d'indagini, se i letti le collezionano apposta o distrattamente le polveri.
Uso un tappeto?
Mai, chi se la fa tranquillamente nascondere sotto esibendo finta di non vedere dei gesti impropri da parte di chi lo alza non... non è degno d'abitare con me.
Mi siedo sul divano?
Mai, alla lunga l'accumula e perfino perfido la nasconde con il suo peso e la sua mole.
Abito una casa vuota mi chiedete?
Magari vi rispondo.
Ma sono un produttore di polvere e non posso farlo.
Non posso farlo.
Non posso farlo.
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