Scritto da © albor2011 - Mer, 23/02/2011 - 11:46
Tardo il pomeriggio di quel giorno,
s’incamminava lento verso sera,
seduti a parlare, a far ritorno
al dolce tempo della nostra primavera.
Sogni e speranze di un lungo cammino
che ci hanno attraversati come una saetta,
sentendoti a me sempre vicino,
e il tempo, a volte, non aveva fretta.
Sguardi, sorrisi, baci con passione,
ovunque per noi docile alimento,
insieme all’attesa di una guarigione,
spegnersi dei nostri cari e provar sgomento.
Abbiamo camminato eppur non siamo stanchi,
convinti che la strada è lunga, forse infinita,
e vogliamo, dobbiamo ancora andare avanti,
se insieme continuerem nell’altra vita.
Allora non conta se il sole scende giù,
verso la sera che già ci copre e oscura,
sei mia per sempre, non ti lascio più,
la nostra via è la stessa, stretta ma sicura.
So che mi sei accanto, sento il battito del cuore,
cerco la tua mano e la stringo piano,
abbracciato a me un miracolo d’amore.
Sommesso, ma tenue un verso: io ti amo.
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