Il Duca eunuco (da Cortometraggi) | Poesia | Untel | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Il Duca eunuco (da Cortometraggi)

Lo chauffeur si fermò davanti all’hotel
e scese da una Bugatti del ‘36
per aprirgli lo sportello.
 
L’elegante e malinconico duca,
il duca eunuco,
uscì  dalla vettura nera e lucida
e si fermò a contemplare.
Dopo aver raccolto le sue distrazioni
sorrise ad un presagio
come se la più intima immaginazione
fosse divenuta tangibile
allora più che mai.
 
S’incamminò
lui alto e bruno
su un tappeto rosso
battendo un bastone dal pomo d’avorio
fra due filari di garçon in livrea
che non osavano fissarlo.
Il direttore riverente all’ingresso
gli strinse la mano e consegnò personalmente
la chiave della suite numero 9.
 
“Ho disposto tutto come desiderava, signor duca”
poi in tutta confidenza ammiccò:
“troverà un Dom Perignon nel secchio
della frutta fresca e
 la donna di suo gradimento”
“Come si chiama?” esordì il duca
“Rose, signor duca”.
“Ed è -come dire, attraente e fantasiosa?”
“Molto attraente e molto, molto fantasiosa, signor duca”.
 
Salì in camera, chiuse a chiave la porta
e una donna svestita
dai fianchi ampi e i seni turgidi
gli porse il bicchiere con lo champagne.
Lui non indugiò e
senza prendere il bicchiere
le fece cenno di girarsi
toccando col bastone la sua coscia destra
e con tutta franchezza
le toccò il sedere.
 
“Quanta fantasia ha, signorina Rose?-
proruppe il duca eunuco
a malapena sollevando gli occhi
dai glutei duri e rotondi-
no, non si giri e risponda, per favore”
Rose, mostrando allora un sensuale profilo
dove i capelli rosso prugna
si adunavano prima intorno all’orecchio
per poi precipitare a boccoli sulla schiena,
rispose:
 
“Abbastanza fantasiosa da
immaginare un pene
al posto del nulla, signor duca”
Esterrefatto il duca
ci pensò un po’,
si appressò alle sue spalle e
con le labbra vicino all’orecchio sussurrò:
“E crede sia soddisfacente, Rose?”
"Per me o per lei, signor duca?" 
Lei piegò la testa da un lato  
per sentire il suo respiro sul collo
ma lui fece un passo indietro e
toccandole i fianchi due volte col bastone
per farla voltare, asserì:
“Per lei, signorina, per lei”
 
Rose si girò e fissando i suoi occhi grigi
prima ancora che il duca li sollevasse dai seni
disse:
“A meno che lei
non voglia usare il bastone
anche per quello … “
Sorrise
con la mano sulla bocca
per pudore. 
 
 

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