Scritto da © Anonimo - Gio, 18/08/2011 - 14:15
Fuggo la paura che piega le ali
di questo albatros
tenuto in volo
sulla soglia del cinabro.
Non serve sfiorarti le labbra,
per sapere di appartenerti,
né servono carezze o sguardi.
per sapere di appartenerti,
né servono carezze o sguardi.
Sento la tua anima e la mia,
nella brezza fresca,
oltre il confine argentato.
nella brezza fresca,
oltre il confine argentato.
Voglio che il mio corpo lacerato,
resista ancora un giorno,
resista ancora un giorno,
e al tramonto aspettarti
per riaprire la mia ala.
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