Scritto da © Winston - Mer, 17/12/2014 - 17:22
In fìn dei conti, infido senso
permani ombreggi
il lago da cui non si discosta l'ex
armonia a sera, lago velluto
colto, dal sole una prima volta
penetri - l'arnia sul tramonto
il din din din din din din din dei campanelli
rossi, l'eccetera, l'eccetera, es o es e via, poi via
mandorli - dolci immaturi; acerbe, pure ginocchia
astemie
in fin dei conti
petti
animi
e stratosfere che calano, su di noi calano
a coprirci
Irrompono lago uno scampanellio rosso.
del fumo porte. Tutto l'alone del peccato a svolgervi l'effusioni capitali, estreme
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