Scritto da © woodenship - Mer, 28/01/2015 - 15:50
Fortuna che va nella caverna cade goccia
sonora sulla roccia traccia sgargiante
coccinella dal paradiso all'inferno
impunita l'eco ne rimanda l'essenza
linea tra licheni e muschi fiorita
sul palmo incrocia la vita ferita in cancrena
Fortuna che va il mio desiderarti
attinge alla tavolozza iridescenze
liquidi brillantini inebrianti all'olfatto
intarsio intriso di gemiti e sospiri
torpore che dalla mano giunge al cuore:
tu che sussurri d'amarmi vellutata
particella ferale svaporante
indefinita annusata a pelle
Fortuna che va sudore in condensa
affaticarsi affannato nella rincorsa d'un lavoro
"stesso umore paradiso o inferno"dicevo
tra un peso e l'altro scaricato all'ortofrutticolo
un sacco o un secchio di calce in cantiere
trascolorando da una visione all'altra di te
fuor di serra
breve vibrare d'antenne
Fortuna che vai
di fiore in fiore
mestizia
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