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Sguardi

 
Lanciamo sguardi
liquide molecole
lampi d’infinito.
 
Lobotomizziamo l’universo
per renderlo simile a noi
graffiamo a sangue
la paranoia
con un fiore bianco.
 
Il mio riflesso in fondo all’anima
lo osservo e non mi piace
anestetizzo il cuore
mi guardo intorno.
 
E’ tutto effimero.

Tu Mi Manchi Quando E' Giorno E Nella Notte

Tu mi manchi quando è giorno e nella notte
qui nell'aria e dal mio cibo e intorno a me:
tutto è vano quando tu non sei al mio fianco
e niente ha senso in questo mondo così vuoto.

Quanti passi ho allineato in questi mesi
arrivando fino a dove sono giunto!
Lo sapevo ch'era duro e molto incerto
ma chi cerca il suo destino non sgomenta

neanche a fronte delle sferze più crudeli.
Il tuo viso sempre vivo nei miei occhi
il tuo riso che risuona nelle orecchie
mi consumo nell'attesa ricordando

ciò che ho avuto e mi ha portato in paradiso
ciò che ho dato ricevendone la vita:
ed insisto, silenzioso, a immaginare
che il mio sogno presto o tardi sia realtà.

      loripanni

blu

se riuscissi
a sfrondare il cielo dalle nubi
ad uscire dall'impasse di questa buriana
forse vedrei l'orizzonte
proprio lì, dietro l'angolo
e un blu
molto più blu del tuo
sgorgare dal ventre del  buio

Teatro Realistico

Gli automobilisti fanno a gara a chi arriva prima per occupare un  minimo d’asfalto disponibile, senza badare a divieti e segnaletica bianca e gialla dipinta sulla strada.

Il rumore quasi simultaneo delle portiere da inizio  ad un sovraffollamento di gente.

Un grande ebbro carnevale, maschere di ogni tipo e colore prendono forma.Pantalone, sguardo assennato, un ghigno serioso si scorge tra enormi baffi sotto il  naso adunco, legge l’Unione per ammazzare il tempo, occhi chinati sul giornale poggiato al volante.Il gentiluomo Gianduia , di conversevole lingua arguta saluta e riempie a orazioni le menti compaesane. C’è chi fuma una sigaretta, o chi passeggia , mani in tasca, seguendo lo stesso percorso a ripetizione quasi fosse nell’ora d’aria di un carcere.Si distingue , Pulcinella, per le sue briose battute battibeccanti a quelle pompose del monsignor dottor Baldazone.Un tocco cromatico investe la folla, è lo squattrinato Arlecchino, inseparabile batocio nella mano sinistra, tra la folla, disinvolto, sporge la panza, simbolo d’insaziabile lingua.Dove sarà la sua Colombina?Spettegola la civetta, con le altre donzelle.

 Rappresentazione teatrale è la vita,  drammaturgia domestica.È strano
constatare come persone sconosciute
incrocino le loro vite ogni giorno, accomunate, in questo caso,  dall’essere genitori. Leggi tutto »

Tramonto a Buenos Aires

Pigne in testa

 (corto teatrale philosophique)

 

 

Atahuallpa - Non ci sono più le mezze stagioni.

Nemamiah- E di cosa chiacchieriamo, adesso?

Atahuallpa - Fai tu... Dammi una sigaretta.

Nemamiah- L’esicasmo nel monachesimo primitivo o il concetto popperiano di falsificabilità?

Atahuallpa - Tu ci hai le pigne in testa.

Nemamiah- Vabbé, cazzo, Ata! Allora scegli tu: soldi, calcio o gnocca?

Atahuallpa - Ma ti spostassero il nickname nel cestino... avvicinami un po’ sto portacenere.

 

  

 

 

Atahuallpa - Tu cosa preferisci, il calcio, i soldi o la gnocca?

Nemamiah- E’ molto difficile rispondere a questa domanda. Ci sono sfasature temporali di esperienza. Non sarei obiettivo.

Atahuallpa - Cazzo vuol dire?

Nemamiah- Quello che non vedo da molto è il calcio, quello che vedo non molto è il denaro...

Atahuallpa - E la terza?

Nemamiah- Qual era già?

Atahuallpa - Vabbè, va, lascia perdere....

ho disertato

ho disertato tutto il giorno
ricevendo i morti negli occhi
il loro balsamo nel petto
e i loro volti erano lunari
e senza peso
ho visto l’anima necessaria
in quel silenzio
tutto d’ossigeno.

Schermaglie caraibiche

Ho voglia di stupirti
d'amore di sguardi di parole
di silenzi di scherzi d'ironia
di morsi
come una vela scema
che boccheggia a folate d'avventura
ai sargassi
impaziente di scivolare
a tue trappole filibustiere
e replicare con caienne irriverenti
nell'attesa
predante
di tue sapienti rese

Piccoli incontri

Piccoli incontri,

lievi alchimie,
luce battente e bianca
di un’aula senza bimbi
e noi
noi,
con anime appese a un filo,
come panni chiari
sciorinati al sole,
cantiamo la vita.
                           
      Danila Corlando

Poesia

Ed è il bianco di un verso,
strappo irreale,
che esplode luminoso,
fra le ceneri fioche
di un mondo ormai sommerso.
 
Voglia di urlar parole
in un tempo di vecchi,
nel travaglio di sogni
cancellati e riemersi
 
Gli squarci dentro l’anima
che nessuno guarisce,
gridati al vento,
vive voragini d’amore.
 
Rintocchi a festa,
scorribande infantili
e trilli di allegria
nelle tante parole
che mi affollano,
premono,
aggrappate al chiarore
 
                  Danila Corlando
 
 

 

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