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blog di amara

Alcova

 
di me vivrai
 
appeso al suono delle mie labbra
 
del  respiro calmo
 
farai dimora delle mie lenzuola
come il discepolo della sua pietra
con gli occhi tra le nuvole al soffitto

da queste parti

 
 
qui mai niente si conclude
tranne le vite che ci accompagnavano
 
ogni agire è un impianto volante
come il filo dell’antenna sulla porta e lo stucco
a metà sui vetri
 

blob

 
Melassa rosata che cola
cristallizzando la cornea
intasando le narici
il cavo della bocca
Muove in serpe all’arteria
glicemizza
ottura
invade irrigidendo le dita
tendendole a nulla

cinque centesimi di parole

 
ho trovato cinque centesimi di parole d’amore
-verderame da lavatrice-
basteranno a pochi accenni
e a uno sguardo forse (che non costa)
 
confusi tra monete spese al tropico
posso farli sparire senza nota
 

massì...

 
 
Insensibile eludente-eludibile incarrabile
(è probabile non sia la miglior condizione)
Neppure irreprensibile o tangibile
da sensi di colpa e colpialcuore
Comprensibile lo sgovernare disapprovazione
anche se -inattaccabile- lo considero risibile

senza titolo

 
 
corpo caldo di gatto
che sfruscia come foglie
il mio respiro scioglie
nel gusto del contatto
 
 
 
 

nello sguardo, oggi

 
del torpore nel masticare dolce
davvero non so che farmene
oggi che non salvo verginità
se non le poche per la sopravvivenza
perciò non spaventarti del mio sguardo sottile
e piegalo al sapore ferroso che chiedo
cerimoniere del salto ulteriore
spingendomi sul bordo della gola

alquanto

 
senza dolore e senza gioia
si cammina sospesi come spiriti
leggeri nel distacco dai vincoli
 
lontani
equidistanti da mille vertici
congiunti alla carne a tratti
 
senza gioia e senza dolore

se mi sarà dato

 
 
per quanto di strazio
io ti ho vissuto
 
in ogni giorno pieno
 
e così ancora
fino ai ginocchi piegati
ai femori in polvere
all’ ultimo tacere
 

l'occhio egizio

 
vorrei sapere se è lo spettro
di un pensiero
quello che vedi gatto mio quando
gonfi il gancio della coda
e balzi su ogni mobile
col muso teso al nonsocosa
gli occhi che si fanno  fosse nere
invase di pupilla

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