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Transumanza

Tratturo

Il viaggio di ritorno per l'altura
avanzano le mucche sul tratturo
rinnovano così la transumanza
disegno di pastori condottieri

portano i loro armenti per sentieri
terre battute o pietre levigate
dal calpestio delle mandrie in squadre
è tempo questo di ricominciare

la vita in altipiani di montagna
l'inverno lungo è ricordo andato
e vanno per la landa a passo lento
mucche assennate colme d'alimenti

sanno che il loro passo è benedetto
e tornano gioiose per la festa
nei pascoli montani rinnovati
di vigoroso verde medicale

lungo il cammino trovano neviere
chiesette un tempo stive per la neve
ghiaccio riposto per calura estiva
venduto per contrade soleggiate

si fermano al tramonto per la sosta
stazione di riposo per sognare
valli assolate e miti della puglia
d'intorno stanno i mandriani stanchi

col fuoco acceso in cerchio al desinare
sono felici per alta stagione
il tempo corre assieme a quelle mandrie
nel borgo le famiglie sono in festa

e attendono con ansia i loro eroi
mentre i bimbi cresciuti nell'attesa
sognano il giorno quando in divenire
potranno ereditare l'incombenza

 

Copyright © Lorenzo 31.5.10

una rosa ..

basta una rosa ..

Ancora quella lama che trafigge
non basta andare ai tempi medievali
di cui ricorre nota d'un martirio

quando il rogo bruciava l'innocenza
presunta strega condannata al fuoco
fiamme non solo d'inferi invocati

da tribunali costruiti in loco
la storia una striscia di violenza
continua ancora nelle strade odierne

oppure nei comuni caseggiati
sempre un pensiero fisso nella mente
a costo d'ottenere il desiderio

violenza ottusa un prezzo da pagare
negli infuocati alberghi di campagna
e povere fanciulle in costrizione

per ottenere un misero salario
da attenti e travolgenti compratori
di braccia e vite nella malasorte

quella giustizia di memoria antica
prolunga quei veleni al nostro tempo
eppure basta poco ai miserandi

basta una rosa per la comprensione
un dialogo d'amore di quel fiore
misura d'empatia d'uomo ed eva

 

Copyright © Lorenzo 30.5.10

Amore

 

apro sinossi alla parola amore
la stanza della mente che si schiude
ai miei ricordi di fanciullo ed oltre

or quando nascondendomi a sorella
mi rifugiai tra le vesti madri
e poi ancora giovinetto ingenuo

o quasi allievo dell'adulta era
incominciai a respirare il germe
a confermare il senno dell'amore

gli occhi si fermavano ad un tempo
distratti dall'azione di quell'ora
solo un pensiero incalzava ingegno

e sguardo s'incrociava con il suo
col cuore che pulsava  a mille all'ora
mentre nel collo s'ingroppava il fiato

che da sinapsi discendeva in voce
l'amore offre altre soluzioni
all'invitante tema temporale

il bene non ha tempo età neppure
non solo intreccia il fiato degli amanti
anche l'amor di mamma verso infanti

 

Copyright © Lorenzo 28.5.10

Incontro

e non conosco ancora il nome tuo
dalla tua mamma so del grande giorno
s'è preparato a te da tanto tempo
speciale incontro in spirito divino

il germe di salvezza ti consoli
e ti prepari alla vita nuova
con veste bianca e rossi paramenti
scarlatti per il fuoco dell'amore

com'era la sua tunica indivisa
tu possa consolare i cari tuoi
i tuoi fratelli insieme ai genitori

è giorno fortunato acceso il fuoco
quest'oggi incontri chi si fece uomo
è chiuso un ciclo e s'apre un tempo nuovo

 

Copyright © Lorenzo 23.5.10

Corsa

Nel borgo antico tra le annose mura
passando per il cuore della murgia
sospinti dal levante fino al mare
e tra gli ulivi corrono felici

sfiorano arcaiche porte blasonate
mentre la lama scorre nel suo solco
tra i ponti in pietra pregni di saperi
segnati da discenti e contadini

racconto storia della corsa odierna
un uomo solo gloria la vittoria
col plauso d'accoglienza della gente

dolce sapore placa la fatica
anche di chi rimpiange con tristezza
è lunga ancor la marcia per la meta

 

Copyright © Lorenzo 18.5.10

Nebbia

La nebbia un dì lontano quella strada
ferrata e parallela mille miglia
inquieto nella notte nei pensieri
s'apriva un sogno che mi dura ancora

lungo travaglio nell'ovatta grigia
nelle folate fredde del mattino
stampate sulle nari infreddolite
mentre il treno frecciava la laguna

dolci canali dai colori impressi
ricordi belli di quei giorni andati
cercavo l'avvenire in quella strada

ora è lontano quel portone grigio
aperto ancora nella mia memoria
assieme al costumato suo custode

 

 

Copyright © Lorenzo 21.6.09

A mia madre

è scritta nel tuo sguardo la mia storia
incanto di nostalgico dolore
e tu m'amasti sempre e m'ami ancora
sento le tue carezze calde e madri

ma per goderti il fato m'ha negato
il tempo dei tuoi baci appassionati
un soffio non durò l'esserci insieme
così io vivo dentro gli occhi tuoi

l'onirica presenza che accarezza
ti guardo e tu mi guardi nella notte
e corro fino a te dove tu sai

e penetrarmi sento quello sguardo
calore che s'infrange nel mio sangue
scheggia nel cuore d'ultimo respiro

Copyright © Lorenzo 10.05.010

Memoria

e tu seduta stavi sulla soglia
ordendo tra le mani i tuoi pensieri
il filo s'intrecciava nella maglia
speranza d'un ritorno ormai vicino

il sogno tuo lontano s'appressava
compagno di quel tramite comune
un punto prima poi tutto in potenza
mentre il cuore pulsava in un sussulto

tornava dall'oceano orientale
dopo gli anni di buio tra le spine
baracche illuminate nella notte

ad aspettare il giorno del risveglio
compreso nell'abbraccio di quell'alba
e prepotenti fummo originati

 

 

Copyright © Lorenzo 15.12.09

Di tutti i colori

Di tutti i colori

d'arcobaleno
i colori del tempo
alba e tramonto

il simbolo di pace
scompare con la sera

 

tutti i colori
in giro si son visti
gioie e dolori

ahimè son più tormenti
tra terremoti e frane

 

apro il giornale
reporter di sventure
in calo entrate

il debito risale
lamento generale

 

è legge eguale
il dubbio ora m'assale
in sintonia

con tutte l'emergenze
son queste l'incombenze

 

luce si spegne
si mostrano parvenze
cala il silenzio

e scemano sembianze
quando la sera scende

 

guardo la luna
d'argento vivo accesa
il solo spazio

ove immaginazione
i suoi colori accende

Copyright © Lorenzo 14.4.10

.. radicata a pietre ..

Ginestra

 Da Pianto dei poeti di alda merini

...è solo canto
canto rubato al vecchio del portone
rubato al remo del rematore
alla ruota dell'ultimo carro
o pianto di ginestra
dove fioriva l'amatore immoto.

 

Quella ginestra radicata a pietre
parete del muretto sulla murgia
nel vento di scirocco caldo e secco
seduti sulle chianche i giovinetti

a predisporre lì i loro sogni
guardandosi negli occhi cristallini
e carezzando guancia di velluto
di porpora d'aspetto temperato

mentre il tratturo scorre sotto il carro
portando seco il contadino immoto
quando il tramonto s'avvicenda al giorno

e lascia al buio i fiati degli amanti
rimessi al vento in aridi filari
nel disincanto d'anime intrecciate
 

Copyright © foto mia .. Lorenzo 31.3.10

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