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blog di luccardin

presenze

Entrò nei miei sogni turbandomi il risveglio
l’incognita forma che al femminile s’evolveva
 
lontano dal suono della parola
l’attesa migrò nel sospiro
cavalcando la felicità del vivere
 
fu allora che il volto dell’amore

37 - chiamami

Non muoiono gli amori
come sassi si raccolgono
nelle profondità del cuore
nascondendosi alla luce
del passar dei giorni
chi può mai vedere
ciò che è in noi
se il silenzio è la mia voce
chiamami
non vedi
il sole è ancora alto.

nel buio

Ma dove vivono le stelle
quando incomincia il tramonto
se tutto in noi, nel mirare
è silenzio ad occhi aperti
l’amore non spiega
rimane nel buio
di un solo pensiero.
.

amare

Amare
cosa vuole dire amare
se non essere se stessi
se lo sfiorar di labbra non sia
uno schiudere di mille petali rosa
un vibrar di carne di emozioni
brividi che chiedono dove sia il morire
se tra le mani è la presa dell’abbraccio
o lo sprofondar del corpo

solitario istinto

È il ritornar di te nei miei pensieri
quando il fraseggio delle foglie
è tenera vita al dolce canto di primavera
così è il cuore che batte e avanza
a ridestare il tempo perduto
e nulla può arginare l’amore
che parla e vive nel solitario istinto
che di me tace agli occhi tuoi.

sopra le stelle

Tutto di me si eleva
quando la malinconia fiorisce
e tende al cielo
la leggerezza dell’amore
Dolce è il suo sapore
che spoglia l’eternità
in sopra le stelle c’è ancora spazio
per albergare nuovi orizzonti
e non c’è paura
se il battito del cuor si fermi

un ricordo sempre presente

Appoggiò le mani sulle mie spalle
poi se ne andò
lasciandomi la sua voce
nella memoria dei giorni
in quel che sarà di te
che ancora oggi vive e ritorna
eco di un tempo fermato.
Fu allora che capii cosa vuol dire
aspettare la morte
la coscienza di non essere più tra i sentimenti

essere tormento

Sono lunghe le notti
quando l’aria diventa respiro
di questa breve vita
che a finestre schiuse
entra ed esce tra silenzi e sospiri 
di preghiere nude
di corpi abbandonati nel pallido pensiero 
che il nulla cerca
e il debole battito che ancor s’ode

amanti

È quel nasconderti di te
nel calar degli occhi
che fa del mio pensiero
l’eccitante morbosità che ti nutre
spogliandoti nel desiderio di vivere
il brivido del respirar comune
all’ombra di chi non vede
il tramar del cuore.

ci vuole tempo

Ci vuole tempo per smaltire la vita
la morte è più breve di un singhiozzo
gli amori sono nel cuore
mai quando piove solitudine
il dolore è sangue
che sgorga dagli occhi tristi
di sassi come mani
respiri di latte
respiri d’amore
respiri di vita
crudeltà d’affanni

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